Al Teatro Litta di Milano resta da vedere fino al 31 gennaio La malattia della famiglia M, tratto da un testo di Fausto Paravidino, considerato oggi uno dei migliori autori teatrali italiani. Qui l'autore si occupa non solo della regia ma recita anche un ruolo importante, insieme a Iris Fusetti, Nicola Pannelli, e Paolo Pierobon, con la produzione del Teatro Stabile di Bolzano.
La storia racconta di disagio esistenziale, di una famiglio allo sbando e della vita in una città di provincia. I vari personaggi tentano di dialogare fra loro ma sembra che restino in totale solitudine, incapaci di risolvere le loro difficoltà nel portare a termine la comunicazione. Non manca una forte ironia e pure autoironia verso la propria generazione, con una talentuosa capacità di catapultare gli spettatori nella trama che coinvolge e trascina fino alla fine.
Fausto Paravidino ha dichiarato di aver scritto il testo 10 anni fa ma che non si sentiva pronto a metterlo in scena. "Aspettavo che si manifestasse l’attore perfetto per questo o quel ruolo" ha detto. "Ho protetto questo testo dalla messinscena perché gli ho sempre voluto quel bene astratto di cui parla la commedia. Ora ho accettato di farlo". E noi siamo pronti a vederlo!
Fausto Paravidino è nato nel '76, in piena contestazione giovanile. Chi è nato in tempi in cui fare i genitori era considerato troppo 'borghese' per essere preso sul serio, si è trovato a doversi arrangiarsi per conto proprio. E il volto di questo attore sembra avere impressi a strati tutti i disagi di una simile vita.
Dopo aver raggiunto il successo a Bolzano con Due fratelli, Paravidino esplode come straordinario monologhista grazie a Natura morta in un fosso che, nel 2004, gli fa vincere la prima edizione del Premio Gassman per il Miglior Testo Italiano. Sono passati tanti anni da quando Fausto cominciò a recitare da adolescente; ha esordito nel 2005 al cinema ottenendo subito una nomination al David di Donatello per Texas: provincia italiana al confine col Messico.
Teatro